Spesso mi chiedo: ma se non fossi un dentista, come potrei capire se il mio è un dentista di qualità?
Mentre lavoro do per scontato che i miei pazienti riconoscano la qualità della mia clinica appena si siedono sulla poltrona per una prima visita… Forse addirittura appena mettono piede in reception, attratti da un ambiente moderno e giovane.
Ma entrare in un bello studio moderno significa anche che da paziente posso stare sereno e che la salute della mia bocca sarà in buone mani?
Spesso il paziente giudica bravissimo il dentista gentile, che lo coccola, che non gli fa sentire l’anestesia e che non fa male.
Ma questi parametri, per quanto necessari a conquistare la fiducia del paziente, non sono necessariamente un segno inequivocabile del dentista di qualità.
In odontoiatria, come in tutti i settori, sono pochi i professionisti in gamba. E’ inutile nascondersi dietro un dito.
Quando vai da un meccanico, un avvocato, un commercialista, un notaio, ecc…sii sincero…sono più le volte che sei pienamente soddisfatto o più le volte che pensi che la gente non sa fare il proprio mestiere e tira a campare?
Io di solito sono estremamente deluso dal pressapochismo e dalla scarsa passione che trovo da parte della gente nell’affrontare il lavoro. Molto spesso la priorità viene data alle ferie, alla partita di calcio in tv, al cercare di arrivare in qualche modo alla pensione col minore impegno possibile. Purtroppo è così, le persone brave e appassionate nel loro lavoro sono poche.
Ma spesso, e credo sarai d’accordo, mi sono trovato a pensare che in medicina questo non dovrebbe essere tollerato.
A partire dall’Università, non dovrebbe essere concepibile che qualche studente possa andare avanti col 18 e qualcun altro col 30. Non tanto perché poi quello che ha preso 18 non possa diventare comunque bravo, ma per il principio che in medicina, a partire dalla teoria, non può esistere il concetto di “sufficienza”.
Quando un chirurgo ha in mano la vita di una persona, non può fare un intervento da 6 politico. Deve offrire il meglio che si può ottenere.
Mentre io, ti dico la verità, in veste di paziente nel caso dovessi finire in sala operatoria, sarei molto preoccupato di non poter decidere nelle mani di chi finire. E la cosa più sconfortante è che se anche potessi decidere chi dovrebbe essere il mio chirurgo, probabilmente non sarei comunque in grado di giudicarne l’operato, pur essendo un medico anche io. Figuriamoci un paziente che di medicina non sa nulla…
Il fatto è che io non mi fido di nessuno, proprio perché sono convinto che troppe persone fanno male il proprio mestiere. In tutti i settori.
E quindi come posso sperare di finire in sala operatoria ed essere trattato da un bravissimo chirurgo? E, venendo all’odontoiatria, che speranza ho, suonando il campanello della prima portina su cui vedo la targa con scritto “studio dentistico” di essere curato al meglio?
In un mondo ideale il paziente dovrebbe essere sicuro che suonando a caso alla porta di qualunque dentista le cure che riceverà saranno di alta qualità. Ma è davvero così?
La risposta non te la so dare. Ti ho detto prima che io sono particolarmente diffidente e convinto che in generale la gente non sia appassionata nel proprio lavoro.
Ma io sono un criticone pessimista e quindi forse ti trasmetterei una visione sbagliata.
Una cosa è certa: essendo l’odontoiatria una professione che si basa molto sulla manualità, oltre che sulla conoscenza, ci sarà sempre l’artista che pennellerà una otturazione come pochi sono in grado di fare. E’ inevitabile. Ma l’importante sarebbe che le cure effettuate, se non da 10, siano almeno da 8. Il 6 in medicina non va bene. Figuriamoci l’insufficienza.
Leggi anche: 7 Consigli per Riconoscere un Dentista di Qualità
In questo post ti voglio suggerire 5 elementi che oggettivamente un dentista di qualità che lavora in uno studio dentistico moderno deve offrirti per definirsi tale. La base da cui partire per poter chiedere fiducia al paziente.
Attenzione, stiamo parlando di fattori che sono necessari ma non sufficienti a definire un dentista di qualità, nel senso che di questo non si può fare a meno, ma di fattori importanti ce ne sono molti altri…
Per questo nel prossimo articolo parleremo di elementi che soggettivamente, per me, sono importanti per fare la differenza nel nostro settore… gli elementi che determinano il valore aggiunto in un professionista, ma che probabilmente non troveranno d’accordo tutti i colleghi.
Non che i 5 elementi che sto per dirti metteranno d’accordo tutti, ma su questi non ci sono se e non ci sono ma, credimi.
1- L’ANAMNESI e i CONSENSI
Il nome è difficile da pronunciare e magari non saprai nemmeno di cosa sto parlando. L’anamnesi è la raccolta di dati sulla tua salute generale che vanno raccolti prima di farti sedere sulla poltrona, o comunque appena ti sei seduto, prima di farti aprire la bocca.
Dentro ci sono domande sul tuo stato di salute, sulla pressione, allergie, problemi di coagulazione, assunzione di farmaci, ecc.
Senza questo il dentista non deve nemmeno farti aprire la bocca. Perché potresti essere allergico al lattice e il dentista potrebbe cacciarti in bocca un bel guantone fatto con quel materiale.
Spesso ho pazienti che telefonano per prenotare una detartrasi e si scocciano quando la segretaria dice loro che prima dobbiamo comunque fare una visita…
E loro dicono “ma io voglio solo fare la pulizia!”
Ma anche per una semplice detartrasi, l’igienista o il dentista devono sapere se hai problemi di coagulazione, visto che probabilmente un minimo di sanguinamento ci sarà. E devono sapere anche se devi assumere un antibiotico prima della seduta perché hai una valvola cardiaca artificiale. O se, appunto, sei allergico al lattice.
L’anamnesi è il primo segno di serietà di uno studio dentistico.
E insieme a questa lo sono anche i vari consensi. Dalla inutile privacy che però va affrontata, al consenso informato per le cure che dovrai affrontare.
I pazienti, quando in prima visita si trovano a dover rilasciare un documento di identità e mettere 4-5 firme spesso si scocciano, ma questi protocolli sono necessari per darti garanzie e, nel caso di cose che reputo inutili, come la privacy, per darti comunque conferma che lo studio è a norma con le leggi vigenti, che per quanto criticabili, vanno rispettate se lo studio è aggiornato.
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2- IL PREVENTIVO
Non puoi iniziare una terapia se non hai firmato un preventivo di spesa unitamente a un consenso informato. Mi capita di parlare con pazienti che mi dicono che dal vecchio dentista ogni volta il prezzo era una sorpresa, perché le terapie venivano decise di volta in volta o i piani di cura venivano cambiati in corso d’opera con la sorpresina in reception sul cambio di prezzo rispetto a quello che si era concordato.
Un professionista serio esegue una visita e prepara uno o più piani di trattamento con un preventivo di spesa. Lo sancisce anche il codice di deontologia medica all’articolo 54:
“Il medico comunica preventivamente alla persona assistita l’onorario, che non può essere subordinato al risultato della prestazione professionale.”
E se il piano di lavoro dovesse cambiare, e questo può assolutamente capitare, il preventivo va immediatamente aggiornato.
La metodica della sorpresina o del “vedrà che un accordo lo troviamo” non deve esistere.
Naturalmente il preventivo deve essere inteso ed eseguito con fattura…
3- LA CURA DELL’IGIENE
In parte di questo te ne puoi fare un’idea esaminando la pulizia degli ambienti.
Ma dietro alle terapie c’è un lavoro in sterilizzazione che deve seguire rigidi protocolli. Nella mia clinica, come in tanti altri, la sterilizzazione è a vista, per cui i pazienti possono grosso modo verificare la cura che si mette nel trattare gli strumenti che non sono monouso e le tecnologie presenti (autoclavi, vasche ultrasoniche, lavastrumenti, imbustatrici, ecc.)
Ma se la sterilizzazione non fosse ispezionabile, e non ci sarebbe nulla di male, qualche indizio di come viene gestito questo aspetto lo puoi avere fin dalla prima visita o dalle prime sedute.
Lo specchietto, lo specillo e le spatoline che il dentista utilizza devono essere imbustati e sterili ed aperti davanti a te. Lo stesso vale per le turbine (i trapani), che non possono essere sempre gli stessi per tutto il giorno. Poi ovviamente il dentista deve indossare guanti e mascherina (alcuni pazienti mi hanno raccontato di dentisti che lavorano senza guanti o che addirittura fumano nel corso delle sedute!). Le assistenti devono avere cuffia e occhialini protettivi, dispositivi di sicurezza che il datore di lavoro deve fornire loro per legge.
Soprattutto in chirurgia, la gestione del campo sterile deve essere adeguata. Se ti troverai a dover mettere degli impianti o a dover affrontare interventi di rigenerativa ossea, i telini sterili dovranno essere ovunque e gli operatori dovranno essere vestiti come degli alieni. La bocca non è sterile, lo sanno tutti… ma è imperativo da parte dell’operatore, fare tutti gli sforzi possibili per effettuare interventi delicati garantendoti il più alto livello di disinfezione possibile. Guarda un campo di lavoro sterile come lo gestisce il mio socio Federico…
4- LA DIGA DI GOMMA
Tra le cure più banali che potrai affrontare dal dentista ci sono le otturazioni e le devitalizzazioni. Ecco, queste vanno affrontate con la diga, un foglio di gomma che viene montato per permettere al dentista di lavorare in campo asciutto, vedendo meglio quello che fa e proteggendo la tua bocca dai suoi strumenti o medicamenti. Ne abbiamo parlato in un articolo a cui ti rimando per spiegarti di cosa si tratta, qualora non la conoscessi. Clicca qui se vuoi leggerlo! Ma se non la conosci, marca male, perché o non hai mai fatto un’otturazione, o il tuo dentista non la usa…
5- I SISTEMI INGRANDENTI
Ero indeciso se inserire questo parametro tra quelli oggettivamente indispensabili come biglietto da visita di uno studio di qualità. Perché in passato si lavorava anche senza ingrandimenti. Se non sai di cosa parlo, oggi esistono sistemi che permettono al dentista di lavorare vedendo meglio quello che fa. La bocca è una cavità piccola e buia. Anche i denti sono piccoli. Per non parlare dei nervi, che a volte sono quasi invisibili.
Con degli occhialini o dei caschetti con oculari ingrandenti e con una luce addizionale montata su questi sistemi, il dentista può vedere molto meglio quello che sta facendo, e trasformare un dettaglio in qualcosa di visibile e controllabile. Si può arrivare a fattori di ingrandimento di 3-4-5 volte.
Da alcuni anni si stanno diffondendo anche i microscopi operatori, che personalmente ritengo quasi indispensabili per affrontare devitalizzazioni o ritrattamenti canalari complessi, ma che possono migliorare moltissimo la qualità di qualsiasi branca. Con i microscopi arriviamo a lavorare con ingrandimenti di 12-16 volte con un sistema di illuminazione diretta.
Ero indeciso se inserire questo parametro tra quelli oggettivamente indispensabili perché io stesso ho cominciato a lavorare senza utilizzare sistemi ingrandenti…o meglio, avevo un occhialino, ma non lo usavo perché senza la luce addizionale non mi pareva fare la differenza.
Da quando ho cominciato ad utilizzare occhialini con la luce e poi il microscopio, non permetto più ai miei collaboratori di metter mano sul paziente senza occhialini! Ad oggi quando nella nostra struttura inizia a lavorare un nuovo giovane collaboratore, io e Federico gli forniamo subito degli occhialini ingrandenti, perché quando li hai provati ti accorgi che lavorare senza è quasi come lavorare in cieco.
Intendiamoci, è possibile lavorare anche senza ingrandimenti. E in qualche caso fare anche qualche bel lavoro. Ma lo stesso dentista che fa un’otturazione bellina senza ingrandimenti, con l’utilizzo di questi potrebbe migliorare di molto il suo livello.
Alcune terapie, invece, senza ingrandimenti non possono e non devono proprio essere fatte, mentre capita che il dentista ci provi lo stesso, combinando a volte disastri. Non puoi sperare di rimuovere uno strumentino di un mm all’interno del canalino di una radice senza vedere cosa stai facendo.
Ad oggi quindi reputo i sistemi ingrandenti indispensabili per fare una odontoiatria di qualità che non miri alla sufficienza, che abbiamo detto non dovrebbe esistere in medicina.
Spero di averti dato qualche utile dritta per capire se il tuo dentista, oltre a coccolarti e non farti male abbia i requisiti minimi per essere considerato un dentista di qualità, che possa quindi garantirti terapie effettuate in maniera informata, con parametri di sicurezza e igiene rigorosi ed eseguite con la precisione e la consapevolezza che i sistemi ingrandenti garantiscono.
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