Rileggili attentamente perché se hai uno di questi sintomi molto probabilmente sei affetto da parodontite e rischi di perdere i tuoi denti!
Magari non ne soffri in prima persona ma potresti aver notato uno di questi segnali in qualche tuo parente stretto.
Parodontite
Se hai uno di questi sintomi potresti avere una grave malattia e perdere i tuoi denti.
La malattia di cui parliamo si chiama parodontite.
La parodontite è problema molto grave ed estremamente diffuso che colpisce quasi la metà degli italiani ma che ancora pochi conoscono.
I sintomi di cui parlavamo sono
- Alito Cattivo
- Gengive che sanguinano
- Denti che si spostano
- Spazi neri tra i denti
- Denti che ciondolano
In questo video il dott Tirone, esperto in parodontologia e implantologia, spiega le caratteristiche principali di questa malattia e come fare per prevenirla e curarla.
La parodontite è una malattia batterica che causa la progressiva distruzione dei tessuti di supporto dei denti.
Hai ragione è una frase un po’ troppo tecnica ed è scritta in “medichese”, ma da qualche parte dobbiamo partire.
Per cercare di semplificare un po’, possiamo dire che i batteri “cattivi” (per essere più tecnici dovremmo dire patogeni) si insinuano sotto le gengive e colonizzano la superficie delle radici. A quel punto l’osso, dentro cui sono piantate le radici dei denti, si ritira perché, semplificando al massimo, non è contento di stare vicino ai batteri.
A seguito di ciò si creano delle vere e proprie tasche sotto le gengive, delle “fessure” dentro le quali i batteri vivono e si riproducono indisturbati.
Dentro queste tasche si ha poi la formazione di tartaro sotto-gengivale nel quale i batteri vivono al riparo dal nostro sistema immunitario e al riparo dal nostro spazzolino.
Attenzione, perché la cosa più pericolosa è che tutto questo processo, se non in rari casi, è del tutto asintomatico e non causa dolore. Per questa ragione le persone tendono a non preoccuparsi del problema e a non andare dal dentista, lasciando pericolosamente peggiorare la situazione.
È proprio per questo che devi rileggere ancora una volta l’elenco dei segnali all’inizio della pagina e chiamare subito la nostra Clinica se ne riconosci qualcuno.
Scopri se hai i sintomi della
PARODONTITE
Puoi anche rivolgerti ad un altro dentista ovviamente, ma devi fare attenzione che sia esperto in parodontologia, cosa che purtroppo è abbastanza rara.
Del resto, se hai dei segnali di parodontite e il tuo dentista non ti ha mai detto nulla o peggio ti ha detto che hai solo le gengive delicate o che non si può fare nulla allora è il caso di sentire un altro parere… Ricorda che la parodontite, se presente, ti può far perdere i denti!
Più passa il tempo maggiori sono le probabilità che alcuni, o addirittura tutti i denti possano essere da estrarre.
La storia della malattia di cui stiamo parlando, infatti, è questa:
- Le gengive iniziano a sanguinare
- Si formano le tasche sotto-gengivali
- A volte, ma non sempre, si sviluppano gonfiori gengivali con fuoriuscita di pus (questo ti deve veramente allarmare)
- Le gengive iniziano a ritirarsi e i denti sembrano più lunghi con spazi neri triangolari tra uno e l’altro
- Man mano che l’osso viene distrutto i denti perdono supporto e si spostano venendo in avanti o in fuori
- Quando le tasche sono ormai profonde i denti iniziano a ciondolare
- Ed infine i denti cascano da soli
Ed ecco che, se non vuoi andare in giro senza denti, ti trovi a spendere migliaia di euro dal dentista per poter mangiare e sorridere. Brutta storia vero?
Inoltre, è stato dimostrato scientificamente ormai da anni che la parodontite può peggiorare il diabete, aggravare le malattie cardiovascolari e causare parto prematuro.
C’è però una bella notizia! Affidandosi ad un parodontologo esperto la parodontite si può curare e, anche se ancora in pochi la conoscono, è la branca dell’odontoiatria sulla quale c’è più scienza e della quale gli esperti sanno di più in assoluto.
Esistono infatti terapie efficaci per curarla e limitarne i danni. Se il problema viene intercettato in tempo l’infezione potrà essere eliminata e i denti verranno mantenuti in bocca stabili per anni.
La terapia parodontale è standardizzata e dovrebbe avvenire nello stesso modo in tutte le parti del mondo.
Purtroppo, siccome nella terapia della parodontite un ruolo fondamentale lo svolge il paziente a casa e non è facile motivare chi non ha pulito bene i denti per decenni a farlo come si deve, molti dentisti scelgono di non combattere una battaglia che ritengono persa, magari anche in “buona fede”, non volendo far buttare soldi ai pazienti, visto che nella loro esperienza accanirsi oltre una pulizia approfondita fatta periodicamente non ha senso.
L’approccio è ancora spesso quello del “facciamo la pulizia ogni tre mesi al posto che ogni 6, ma sappi che prima o poi sei destinato alla dentiera” e questo lo diciamo non per sparlare della categoria, ma perché sono cose che sentiamo spessissimo nelle prime visite (e ne facciamo circa 2000 all’anno).
Altre volte accade l’esatto opposto, con applicazione di terapie che non hanno un forte supporto scientifico ma che “fanno scena”, se mi passi il termine, facendo effettivamente spendere soldi in cure di dubbia efficacia.
Nella nostra Clinica seguiamo un approccio basato sull’evidenza scientifica applicato da medici esperti nel trattamento della parodontite guidati dal dott. Tirone che valuta personalmente tutti i casi. Negli ultimi anni abbiamo curato più di …. pazienti con questo problema e i dottori Salzano e Tirone hanno pubblicato lavori scientifici a riguardo.
Quando un paziente presenta i segni della parodontite il dentista dovrà mettere in atto le seguenti procedure
1
Si effettuerà innanzi tutto una prima fase diagnostica. Verranno accuratamente misurate tutte le tasche su ogni dente con una procedura che si chiama sondaggio parodontale e si eseguiranno una serie di piccole radiografie a tutti i denti (la panoramica infatti è assolutamente inadeguata per questo tipo di diagnosi). Con questi dati in mano il parodontologo potrà valutare la gravità della situazione.
2
Se si riscontra effettivamente una parodontite, la prima fase di cura consiste in quella che viene definita terapia parodontale non chirurgica.
Questa procedura comprende una pulizia molto approfondita anche sottogengivale, chiamata levigatura radicolare, che viene eseguita con l’anestesia in modo che il paziente non senta nulla. Vengono intanto estratti eventuali denti troppo compromessi e si insegna al paziente come attuare una buona igiene orale a casa.
3
Dopo questa prima fase terapeutica la situazione migliora moltissimo ma a volte restano delle tasche ancora troppo profonde che devono essere eliminate con quella che viene chiamata terapia parodontale chirurgica.
Con piccoli interventi di microchirurgia vengono eliminate le infezioni residue. Oggi grazie alla semplificazione delle procedure e grazie alla sedazione cosciente, attuabile in centri come il nostro, tutti gli interventi necessari possono addirittura essere eseguiti tutti insieme per rendere al paziente le cose più semplici possibili.
4
Qualche mese dopo la fine della terapia il parodontologo ne valuterà gli esiti ed inizierà l’ultima fase chiamata terapia di mantenimento. Il paziente suscettibile alla parodontite, infatti, resta a rischio e deve essere seguito nel tempo, ad intervalli regolari, da un igienista esperto.