Una chiacchierata di approfondimento sul fenomeno del turismo dentale
Questa estate ero indeciso se passare le mie vacanze alle Maldive, in Tailandia, in Madagascar o magari sulla poltrona di una clinica low cost in Croazia… nel dubbio, alla fine, non sono andato da nessuna parte e mi sono accontentato di un paio di giretti in moto. Mannaggia a me! Quando il ventaglio di scelte è troppo ampio, con una proposta meglio dell’altra, finisco sempre a non saper cosa scegliere!
Però devo ammettere che questo turismo dentale mi ispira…
Cercando su internet sono incappato in un sito in cui si scrive che in una azienda ungherese, sedicente capostipite del turismo dentale,
”nel prezzo è compreso l’abbonamento dei mezzi pubblici di Budapest, un giro turistico, l’intervento di un interprete madrelingua, il taxi, oltre che naturalmente la visita preliminare. Se invece il lavoro dovesse valere almeno 1800 euro, ecco che nel prezzo spunterebbe anche il rimborso dell’aereo e una notte in un hotel convenzionato”.
Mmmmmmh, è che qui il confronto non è più tra andare dal dentista in Italia o in Ungheria, ma è che mi costa meno anche di andare alle Maldive! E l’Ungheria e la Croazia ho sentito dire che sono molto belle!
A parte gli scherzi, una chiacchierata sul turismo dentale e sul low cost prima o poi in un blog di informazione odontoiatrica ci sta.
Anche perché sempre più frequentemente le persone sono alla ricerca di opinioni e di recensioni sul turismo dentale, in particolare modo sugli impianti dentali in Croazia ed utilizzano come chiavi di ricerca su Google: “dove costa meno rifarsi i denti” o “dentisti in Croazia sono affidabili“.
Pare che il fenomeno sia in aumento…sinceramente non ho avuto voglia di girarmi tutto il web per conoscere i numeri di questo “fenomeno”, ma in un sito sulle cure dentali in Croazia si dice che nel 2012 70000 italiani si sono fatti curare all’estero, 20000 in Croazia. Naturalmente la regione italiana in cui il turismo dentale è più diffuso è il Trentino, che risulta più vicino ai paesi in cui il turismo dentale è più rinomato.
Poi vado su un altro sito e si parla di più verosimili 6000 italiani all’anno che vanno all’estero per cure dentali…
Un altro sito mi dice che nel 2013 se si cercava su Google AdWords quante persone avevano effettuato un ricerca delle parole “turismo dentale” veniva fuori 1300 al mese, 15600 all’anno…Se si cercava “turismo dentale + altra parola” salivano a 3600 al mese, 43200 all’anno.
Fermo restando che, anche visto il numero di ricerche on-line, è più probabile che siano 6000 gli italiani che fanno del turismo dentale ogni anno, mi incuriosisce che un picco di ricerche lo si abbia avuto quando Striscia la Notizia si era occupata del fenomeno nel 2012…A me sembra proprio che si voglia fare un caso nazionale per una cosa che non ha alcuna rilevanza…1 italiano su 10000 va a farsi curare i denti all’estero per risparmiare…embè? I numeri sono non di molto superiori ai casi di sifilide e di tubercolosi che si verificano ogni anno in Italia, ma si parla molto di più del turismo dentale…
Quindi ogni giorno in Italia 4 persone si ammalano di sifilide, 12 di tubercolosi e 17 salgono su un pulmino e, cantando “bella ciao” e “nel blu dipinto di blu”, tra una barzelletta e un bans in men che non si dica si ritrovano su una poltroncina di un dentista croato a fare una IMPIALLACCIATURA DENTALE a 300 euro!
Sì, perché su un sito mi viene spiegato che oltre alle corone a 200 euro e gli impianti a 600, posso trovare anche le impiallacciature dentali a 300…
Guarda, te lo dico col cuore…Se devi fare una impiallacciatura, è meglio se vai in Bulgaria…su quella nel mio studio non riesco proprio a farti un buon prezzo.
In più non mi vengono nemmeno tanto bene…sarà che non sono un falegname, perché Wikipedia mi dice che
“L’impiallacciatura è un’operazione che viene eseguita in falegnameria e consiste nel ricoprire un legname non pregiato od un pannello con un sottilissimo tranciato di legno detto piallaccio”.
Vabbè, senti, noi utilizziamo solo protesi metal-free, senza metallo. Io di corone in metallo-resina, metallo-ceramica e quant’altro non voglio nemmeno parlare…Tantomeno in legno-piallaccio…
Battute a parte, pare che anche nelle cliniche low cost dell’est Europa si utilizzino tecnologie all’avanguardia. Su questo non mi posso pronunciare, ma non ho difficoltà a credere che ormai anche una clinica low cost possa e debba optare per soluzioni prive di metallo. Anche perché non credo che in queste cliniche si utilizzino necessariamente materiali scadenti. Loro hanno solo un minor costo di tutto, dalla manodopera ai materiali.
Pensa che ho avuto pazienti che mi hanno detto di aver speso 1200 euro per una intera riabilitazione di un’arcata su propri denti…Io spendo il QUADRUPLO di quella cifra solo di odontotecnico…Non mi chiedere cosa ci sia dietro questa differenza di costi perché non lo so!
Ma se operano sui grandi numeri e hanno costi alla base più bassi, ci sta benissimo che ti facciano pagare meno una prestazione: è la legge del low cost!
Io non credo che il discorso sia se il lavoro sarà fatto con materiali scadenti o da un dentista senza esperienza…Voglio sperare che esista un’etica anche in questa realtà e probabilmente i centri più rinomati e sponsorizzati saranno anche ben organizzati e offriranno un servizio convincente.
Io voglio far riflettere su una cosa, la più importante. NESSUNA TERAPIA ODONTOIATRICA PUO’ ESSERE EFFETTUATA IN UNA SETTIMANA!!!
O meglio, se devi fare qualche otturazione e magari una o due corone e il tecnico si dà una mossa magari te la scampi…
Però non so quanti vadano a in Croazia a farsi 2 otturazioni…Sinceramente il gioco non vale la candela.
In genere il turismo dentale si effettua per risparmiare sulle grosse riabilitazioni.
Però non riesco a capire come in queste cliniche, che non sono tanto più grandi del mio studio, riescano in un giorno a infornare una trentina di persone stanche da un viaggio in pullman, effettuare un’attenta visita, una diagnosi e un piano di riabilitazione e riuscire in una settimana a curarle tutte e 30 (non credo che uno si faccia un viaggio così e poi ci pensi un attimino come fanno tanti miei pazienti dopo la prima visita…ti sei fatto centinaia di km per arrivare lì, vorrai mica tornare una seconda volta?!).
Quindi in una settimana devono curare 30 nuovi pazienti con terapie che loro a priori non potevano sapere quali fossero…ci saranno lavori più complessi e altri meno, no? O solo io ho piani di cura da 2 anni di terapie e altri da un mese? No, lì si fa tutto in una settimana…
E se serve una terapia ortodontica prima di eseguire una riabilitazione? Se serve un intervento chirurgico per ottimizzare l’estetica di un sorriso o per poter salvare un dente? Se si devono devitalizzare o ritrattare più denti? Se bisogna togliere un dente e attendere la guarigione per poter mettere un impianto? Una settimana.
Non conosco appieno l’organizzazione di queste gite, ma credo ci sia qualche metodo per andare più volte, almeno un paio, perché altrimenti certe terapie non so veramente come possano essere eseguite.
Però ti dico cosa sospetto che venga fatto, e parlo perché delle persone che si sono curate coi viaggi dentali le ho visitate e ricurate, e come me lo hanno fatto tanti colleghi con cui mi sono confrontato.
Da me arrivano solo persone che col turismo dentale hanno fatto:
- una riabilitazione tutta unita in metallo-ceramica di una intera arcata su denti che sono stati rimpiccioliti così come erano al momento della visita, perché sicuramente in una settimana non c’è il tempo per trattare tutti i pilastri protesici della riabilitazione. Infezioni, carie, vecchie ricostruzioni? Non c’è tempo! Abbiamo una settimana! Rimpicciolisci tutto e schiaffa su una protesi fatta di corsa dall’odontotecnico (il mio laboratorio si lamenta ogni volta perché dall’impronta alla PROVA di un lavoro complesso non gli lascio 3 settimane di tempo per preparare tutto!!!!). Poi si cementa tutto e….ops! Tocca di più da un lato che dall’altro! No, problem! 5 minuti li abbiamo ancora prima che il pullman riparta! Una veloce fresata che porta a vista il metallo sapientemente ricoperto da una nobilissima ceramica, tutta impiallacciata et voilà! Scalda la voce che si parte con “acqua azzurra, acqua chiara”!
- una riabilitazione a carico immediato di una intera arcata su impianti. Qua i tempi ci sarebbero anche per arrivare a mettere una protesi (in genere quella che da noi è una protesi provvisoria), perché anche da noi gli interventi di questo tipo si fanno in un giorno solo. Però qui mi preoccupa un’altra cosa. Siccome questa è l’unica prestazione fattibile seguendo le regole della letteratura scientifica in un giorno, non sarà che al dentista croato o bulgaro venga un po’ voglia di togliere denti sani perché così è più facile?
In questa cosa non bisogna lasciarsi prendere la mano neanche in Italia e ne parleremo di sicuro in un articolo apposito.
Se si può i denti vanno salvati! Però l’appeal di risolvere tutti i propri problemi dentali presenti e futuri con una splendida protesi su 4 o 6 impianti alletta tutti, se il dentista ti porta a pensare che sarà così…ma il discorso qui è molto più ampio.
Sappi solo che ammesso e non concesso che tu sia un candidato a questo tipo di intervento, in una settimana ti prepareranno, credo, una protesi avvitata in resina, che noi in Clinica non garantiamo più di 4 mesi. Poi siccome devono evitare di avere troppi insuccessi, sicuramente faranno una protesi un po’ più robusta e definitiva, ma preparata quando i tessuti non sono ancora guariti e senza aver avuto modo di provare la masticazione, la pronuncia delle parole, l’estetica e tante altre cose che richiedono qualche mese.
Da noi si fa l’intervento in un giorno, ma con un percorso di preparazione all’intervento che può anche essere di due mesi se in una arcata va fatto un lavoro del genere ma nell’altra ci sono denti affetti da malattia parodontale! Poi si progetta la protesi, si mette un provvisorio il giorno dell’intervento, una settimana dopo si tolgono i punti, si fanno dei controlli mensili e dopo qualche mese si prepara una protesi definitiva con altri materiali ben più nobili e facendo tesoro delle informazioni che ci ha dato la protesi provvisoria…infine, ci si adatta ai tessuti dopo una guarigione completa, con tutti gli assestamenti che in genere avvengono.
- una riabilitazione con impianto di un dente singolo che in genere viene fatta con carico immediato. Il problema è che non sempre si può caricare subito un dente, dipende da tante cose…in particolar modo se il dente da sostituire è ancora da estrarre, perché spesso in questi casi ci sono infezioni ossee, impossibilità di avvitare in modo stabile una vite per poterla caricare subito e tanti altri parametri da considerare.
STOP!
Non ci sono altre riabilitazioni complesse che si possano fare in una settimana.
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Stiamo parlando di rispettare tempi BIOLOGICI di guarigione dei denti e dei tessuti, di effettuare VALUTAZIONI FUNZIONALI ED ESTETICHE, di ESEGUIRE TUTTE LE CURE PREVENTIVE per garantire la durata del lavoro, di CURARE ANCHE LE GENGIVE E L’ASPETTO ESTETICO delle riabilitazioni e tanti altri parametri. Una settimana non basta a fare nulla!
E pensa che assieme a te c’erano altre 30 persone sul pullman e non credo che quella settimana la clinica low cost si dedicherà solo ai tuoi compagni di gita! Il giorno dopo di pullman ne arriverà un altro! E dovranno trovare il tempo di curare in una settimana anche quei 30!
Ok, in queste cliniche lavorano decine di dentisti qualificati e quello che vuoi. Ma anche da me lavorano 8 dentisti e 6 igienisti, ho 12 poltrone, ed effettuiamo 200 visite al mese…Ma ogni paziente ha terapie che impieghiamo almeno 3-6 mesi a completare! Non di rado anche 1 o 2 anni!
Ora se io chiedo 24000 euro in un anno e loro ne chiedono 12000 in una settimana ti faccio due valutazioni:
- alla faccia del low cost! Il loro prezzo orario è estremamente superiore al nostro!
- credi davvero che le cure avranno la stessa qualità? Sii sincero con te stesso!
Lo ammetto, se io non avessi migliaia di pazienti potrei ottimizzare meglio gli appuntamenti e metterci un po’ meno a finire il singolo caso…ma ragazzi, non è che nelle cliniche low cost curino solo te e il tuo caso eh? Lì per macinare fatturati (si spera che siano FATTURATI! Se no un po’ del low cost arriva anche da lì…) devono andare a catena di montaggio!
La cosa che mi è rimasta più impressa dei servizi di Striscia era il momento in cui un ODONTOTECNICO (non un dentista) dell’est Europa spiegava all’inviato del tg satirico che i dentisti italiani mettono degli inutili provvisori in resina per tanto tempo per fare in modo che in quel tempo vengano fuori i problemi ai denti!!!!! Ma stiamo scherzando?
Il provvisorio lo metto per non fare andare in giro senza denti il paziente a cui devo effettuare più terapie per ogni elemento dentale che andrà protesizzato, per avere una riabilitazione che poggi su pilastri sani, per guidare la guarigione delle gengive per estetica e per poter prendere una impronta più precisa, per provare la forma e la funzione dei denti che poi metteremo definitivamente con altri materiali, per offrire, insomma, una
odontoiatria moderna basata sulla evidenza scientifica!
Credo di essermi dilungato fin troppo su questo argomento.
Prima di concludere ti dico che solo negli ultimi due anni ho visto:
- un turista dentale che aveva una dozzina di impianti nell’arcata inferiore che non sentiva più la sensibilità al labbro sia a destra che a sinistra perché diversi impianti erano posizionati all’interno del nervo che decorre nella mandibola. Il signore, caduto in depressione è rimasto senza caricare gli impianti per due anni e quindi senza nulla in bocca…e tieni presente che pare che le cause legali intentate in altri paesi sia meglio non iniziarle nemmeno…
- un ragazzo andato in croazia ad accompagnare lo zio per turismo dentale “braccato” dall’entourage della clinica dentale per mettere un impianto estraendo un dente e presentatosi da me una settimana dopo con un male cane per una infezione sull’impianto che abbiamo dovuto rimuovere in urgenza
- una ragazza giovane con due impianti nel nervo inferiore che, di nuovo, non sentiva più il labbro…
- per non parlare delle visite di pazienti albanesi e rumeni che i lavori grandi li fanno nel loro paese perché costa meno (e questo non è propriamente turismo dentale ma opportunità dentale, visto che queste persone al loro paese ci tornano per necessità diverse volte all’anno). Questi pazienti li rivedo a volte dopo qualche anno o a controlli periodici potendo ammirare la sapienza e l’arte con cui vengono confezionate quelle riabilitazioni meno care…in molti casi quelle riabilitazioni le rifacciamo su richiesta del paziente estremamente pentito della scelta fatta…
Sicuramente ho esagerato nel fare del catastrofismo, ma ti parlo del fenomeno del turismo dentale come lo posso inquadrare e vivere io, con gli stessi “sentiti dire” tuoi, ma con l’esperienza e la conoscenza tecnica della materia e con le testimonianze dei casi di pazienti curatisi nell’est Europa e arrivati da noi perché insoddisfatti.
Sicuramente non giungono alla mia attenzione i pazienti soddisfatti, che saranno la maggioranza. Il problema è che so che il paziente è in grado di giudicare solo se:
- ha avuto male durante o dopo le cure
- lo studio è pulito e moderno
- il dottore ispira fiducia o sembra sapere il fatto suo
- riesce a masticare dopo la riabilitazione
- esteticamente il lavoro è adeguato alle sue aspettative (che di solito sono molto più basse delle mie)
- ha speso tanto o poco
IL PAZIENTE NON SA VALUTARE LA QUALITA’ DELLE RIABILITAZIONI EFFETTUATE NELLA SUA BOCCA!!!
Purtroppo tutti i parametri tecnici il paziente non è in grado di valutarli. Quindi se il lavoro funziona per più anni sarà soddisfatto. Ma non è affatto detto che quel lavoro sia di eccellenza, che non ci siano problemi anche infettivi asintomatici sotto quella riabilitazione e che sia il lavoro migliore che si potesse fare. Magari sono stati tolti o rimpiccioliti denti che non lo richiedevano o, cosa classica, non è stata assolutamente considerata la malattia parodontale, che affligge moltissimi pazienti adulti, e che è alla base del fallimento di moltissime riabilitazioni, sia su denti sia su impianti dentali! E che solo per essere inquadrata come ci dicono le linee guida, richiede una terapia iniziale che dura almeno un mese…
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UNA SETTIMANA E’ UN TEMPO INADEGUATO A CURARE LA BOCCA COME SI DEVE! PUNTO!
E ricorda che le terapie del dentista necessitano di manutenzione periodica e se per quella vai da un odontoiatra italiano non solo rischi di venire a scoprire anzitempo se la tua one-week protesi è stata eseguita o meno a regola d’arte, ma anche che per la garanzia non puoi far conto su di lui ma devi tornare sul pulmino!
Garanzia. Concludiamo con questo. Tutte queste cliniche low cost dell’est Europa sembrano garantire da un minimo di 5 anni fino alla garanzia a vita i loro lavori, senza richiedere per questo un controllo periodico semestrale o annuale che è necessario per mantenere la salute della bocca. Abbi pazienza ma a me questa sembra una fanfaluca! Non sarà che si punta sul fatto che tanto pochissimi pazienti, che siano soddisfatti o no, torneranno per i controlli periodici o per le cure più piccole una seconda o terza volta? Perché nessuno può garantire un lavoro fatto in una settimana senza più fare un controllo o una manutenzione…anche la vettura più cara e pregiata richiede tagliandi perché la garanzia valga!
Detto questo, scegli tu se questo è il modo in cui vuoi gestire la salute della tua bocca. Di sicuro io parlo per la mia esperienza personale, che non conta forse di più di un commento di un turista dentale soddisfatto.
Io, dopo tutta questa riflessione magari il prossimo anno prima di farmi venire il dubbio e fare due giri in moto, prenoto subito il viaggio alle Maldive va’!
Nel mentre ti lascio con un video e una chicca: un mio collaboratore che, a differenza mia, i viaggi li fa senza pensarci tanto, mi ha confermato dopo essere andato in India, che lì si può spendere ancora meno che col turismo dentale low cost! E’ un segreto che ti regalo senza chiedere nulla in cambio! Facci un pensiero e buona visione! 😉
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